Nel 1486, in Via Lupi, l’attuale Via Kogalniceanu nei pressi del Bastione dei Sarti, la città offre uno spazio all’ordine francescano-minoriti, su richiesta del re Mattia Corvino. Esso sostenne finanziariamente la costruzione del convento ed inviò un monaco-architetto esperto nello stile gotico dell’epoca, riconosciuto per la vigilanza dei lavori. La chiesa, avendo a patrono la Vergine Maria, e gli edifici adiacenti sono stati completati nell’anno 1516. La riforma comprende la città di Cluj, i frati ed i cleri romano-cattolici furono allungati dalla città e fino nel 1580, la città fu deserta, per essere poi presa dall’ordine dei Gesuiti.
Dal 1603, la maggior parte degli edifici cattolici, soprattutto i gesuiti, furono distrutti dagli Unitari.
Nel 1638, il principe Giorgio Rakoczi decise di ripristinare la Chiesa conformemente il progetto originale, e fu costretto a portare gli artigiani del Mar Baltico, esperti in volte ogivali. La chiesa è una costruzione gotica tipo sala, con un sistema di volte gotiche a forma di stella.
L’opera più importante dell’arte della cattedrale è il pulpito, che risale al XVII secolo. Gli ultimi due principi della Transilvania – Michele I Apafi I e Michele II apafi, e le loro mogli, sono sepolti all’interno della cattedrale.